La disciplina degli appalti pubblici è stata voluta dal legislatore in una forma articolata e puntuale con l’evidente scopo di sottrarre margini di discrezionalità alle parti in causa.

Emerge quindi una normativa che regola nel dettaglio ogni passaggio delle procedure di aggiudicazione degli appalti. Tuttavia ciò non è bastato ad impedire che i singoli istituti fossero comunque oggetto di precisazioni, le cui cause derivano anche dalla complessità della materia come si è sviluppata nel tempo, oltre che dalla volontà di affermare proprie posizioni.

Sta di fatto che il complesso normativo e regolamentare si è sempre più arricchito di decisioni che hanno dato sostanza al corpo normativo, e che hanno avuto il pregio, a parte alcune rare eccezioni, di manifestare posizioni univoche ed omogenee a livello di organi coinvolti. Pur tuttavia le evidenti implicazioni economiche insite in ogni tipologia di appalto fanno sì che gli stessi siano comunque suscettibili di contestazioni più o meno fondate, che a seconda dei casi possono sfociare anche in contenziosi.

Senza avere la pretesa di fornire risposte in termini assoluti, ma comunque aderenti allo spirito delle norme, lo Studio Narducci si propone, per un verso di impostare con le singole amministrazioni, regolamenti, convenzioni, schemi di provvedimenti in materia, e per altro di curare con le stazioni appaltanti l’impostazione e lo sviluppo delle procedure di gara, a partire dalla redazione dei bandi/inviti, con le relative condizioni di partecipazione e qualificazione richiesti per ogni tipologia di contratto.

Lo Studio inoltre assiste imprese interessate alla partecipazione alle gare e procedure ad evidenza pubblica, ossia all’assistenza nelle fasi di studio delle procedure e nella definizione e presentazione delle offerte e proposte progettuali, da un punto di vista amministrativo e finanziario.